Oramai i diversi organismi a livello internazionale (ISPESL-Italia, HTM-Inghilterra, RKI-Germania, AORN-Stati uniti, ecc) sono concordi nell’affermare che il trattamento degli strumenti chirurgici dopo il loro uso e prima della sterilizzazione deve seguire alcune fasi molto importanti:
- decontaminazione
- lavaggio
- disinfezione
L’importanza del lavaggio
Il lavaggio in particolare assume importanza consistente perché è la fase del processo di trattamento degli strumenti che deve garantire la rimozione dei residui organici e preparare il carico affinché la successiva disinfezione avvenga nelle condizioni migliori possibili, riducendo la presenza di residui che potrebbero inficiare questo importante processo.
La tecnologia nel settore delle lavastrumenti a disinfezione termica si è evoluta in modo consistente ed oramai sia le piccole strutture con carichi di lavoro e volumi di strumentario ridotti, che i grandi blocchi operatori con quantità elevate di set chirurgici da processare possono utilizzare le stesse tecnologie.
Le cosiddette “lava strumenti” sono indicate per il lavaggio e la disinfezione di una vasta gamma di materiali utilizzati, compresi quelli che presentano cavità utilizzando particolari accessori.
La metodica di lavaggio delle lavastrumenti assicura un’omogenea rimozione dello sporco, grazie all’uso di una concentrazione di soluzione detergente costante, a condizione però che il caricamento venga effettuato senza zone d’ombra (non sovrapposto). All’azione meccanica di detersione è associato un processo di disinfezione termica (preferibile e misurabile grazie al concetto di A0, detto “A con zero”) o chimica, spesso più aggressiva nei confronti dei materiali e di più difficile gestione in termini pratici (sotccaggio liquidi, eventuale inattivazione post utilizzo) ed ambientali.
I presupposti per un ottimo lavaggio degli strumenti
• buona qualità dell’acqua (serie norme UNI EN ISO 15883);
• buona qualità e adeguato dosaggio dei prodotti utilizzati
• accurata manutenzione e controllo dell’azione meccanica
• verifica della temperatura di lavaggio e disinfezione
• caricamento corretto (è una condizione indispensabile)
• gli strumenti a snodo devono essere aperti per garantire la pulizia
• i cestelli o panieri non devono essere sovraccaricati
• gli strumenti piccoli non devono essere coperti da quelli di grossa dimensione provocando
zone d’ombra nel lavaggio
• gli strumenti con cavità ( tubi, sistemi respiratori) devono essere lavati al loro interno, per questo motivo devono essere trattati con accessori specifici
E’ disponibile il testo originale integrale ISPESL delle LINEE GUIDA SULL’ATTIVITÁ DI STERILIZZAZIONE QUALE PROTEZIONE COLLETTIVA DA AGENTI BIOLOGICI PER L’OPERATORE NELLE STRUTTURE SANITARIE (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) per il download.