Cos’è un lampada scialitica
Le lampade scialitiche sono la sorgente principale di luce per la maggior parte degli interventi chirurgici da quando le lampadine ad incandescenza sono entrate nelle sale operatorie di tutto il mondo a partire dal 1880 grazie all’invenzione di Thomas Edison.
Cosa vuol dire scialitico
Il termine “scialitico” deriva dal greco σκιά «ombra» e –litico2 «che produce lisi, distruzione, dissoluzione», ed è quasi esclusivamente associato alle lampada per sala operatoria perché la caratteristica principale di queste sorgenti di luce è quella di virtualmente eliminare le ombre sul campo operatorio.
L’effetto scialitico, ovvero l’assenza di ombre si ottiene mediante l’intersezione di diversi fasci di luce ed ogni produttore di lampade usa il proprio concetto.
Alla base di tutti gli studi di illuminotecnica e quindi delle teorie di costruzione delle lampade scialitiche c’è il principio del “paraboloide ellittico” con una sorgente di luce posizionata nel punto focale .
Il concetto di base dell’illuminazione scialitica
L‘assenza di ombre è essenziale per il chirurgo operatore che deve avere a disposizione un campo illuminato nella maniera più omogenea possibile.
L’omogeneità dell’illuminazione è fondamentale per dare al chirurgo la percezione delle strutture anatomiche su cui sta intervenendo anche nei piani più profondi.
Spesso si parla di “diluizione delle ombre” e con esso si intende la capacità della sorgente di luce di minimizzare l’effetto di eventuali ostruzioni che si dovessero interporre tra la luce ed il campo operatorio.
Cosa sapere su una lampada scialitica
Alcune grandezze fisiche che riguardano le lampade scialitiche sono le seguenti:
- Lux (lx)
L’unità di luce visibile misurata in un determinato punto - Illuminanza centrale (Ec)
La misura dell’intesità luminosa in Lux nel punto centrale del campo misurata ad un metro dalla sorgente di luce - Diametro del campo D10 (cm)
La misura massima del diametro del cerchio di luce attorno al punto centrale dove la luminosità è pari al 10% di Ec, la misura si intende come media dei quattro diversi settori del cerchio. - Correzione delle ombre (%)
La capacità della lampada scialitica di veicolare sul campo la maggior quantità di luce visibile sul campo anche quando parzialmente ostruita da un o due corpi oscuranti che simulano la o le teste dei chirurghi. - Profondità di campo L1+L2 (mm.)
E’ la misura della colonna di luce entro cui la luminosità rimane entro il20%60% dell’intensità massima (per i dettagli sulla modifica leggi l’articolo specifico sulla profondità di campo).
- Indice di resa cromatica (Ra)
Il valore indica la variazione cromatica percepita dall’occhio del chirurgo degli oggetti presenti sul campo illuminati dalla sorgente di luce in uso rispetto agli stessi oggetti illuminati da una sorgente di luce di riferimento; il valore migliore (anche se ideale) di CRI è 100, per le lampade scialitiche il valore minimo accettabile è 85. - Temperatura di colore (°K) o temperatura di colore correlata
è la misura che indica se la sorgente di luce esaminata viene percepita come luce fredda (quindi con maggiori tonalità di blu) o calda (predominante gialle nel colore) dall’occhio dell’osservatore.
Una luce con temperatura di 3000°K apparrà come molto gialla, viceversa una luce con temperatura di colore 5000°K avrà un tonalità molto bianca, tendente all’azzurro.
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Salve, quanto è importante il diametro della lampada scialitica LED per l’effetto scialitico ? In commercio trovo lampade a LED con diametri della lampada inferiori ai 40cm .. come è possibile che la testa o la mano del chirurgo non creino delle ombre importanti sul campo operatorio ? Ero convinto che una lampada scialitica dovesse avere diametri molto più grandi.
Grazie in anticipo
Buongiorno e grazie per il contatto; il diametro della cupola luminosa è sicuramente un fattore che influenza l’effetto “scialitico” della luce emessa, anche se è influenzato dai riflettori dei vari moduli luminosi.
Il diametro però non può sopperire ad una scarsa attenzione progettuale nel collimare correttamente i vari “fasci luminosi dei LED”, quindi teoricamente è possibile avere lampade con diametro della cupola inferiore rispetto ad altre seppure con prestazioni di riduzione delle ombre superiori.
La normativa relativa alla luce in ambito chirurgico prevede specifici test con “maschere” schermanti (“shadow masks”)che simulano appunto l’ostruzione di uno o due elementi simulando il capo del chirurgo ed anche tubi che simulano campi operatori in cavità.
In aggiunta il concetto del diametro della cupola è un retaggio del passato in quanto sempre più produttori adottano geometrie di verse dal cerchio per produrre le cupole delle proprie scialitiche.
In genere le dimensioni delle scialitiche da sala operatoria partono da diametri di 45 cm per arrivare a 60-80 cm.
Rimaniamo a adisposizione.
Cordiali saluti.
Daniele Mauri